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C'è voluto un cancro, storia di una rinascita - Alice Spiga

  • Immagine del redattore: Elisa Lucchesi
    Elisa Lucchesi
  • 25 set 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

copertina libro rosa
Alice Spiga - C'è voluto un cancro, storia di una rinascita - Ultra Editore, 232 pp.

È l’estate del 2020 quando, durante una visita medica di controllo, Alice scopre che la pallina nel suo seno destro è la più temuta delle malattie. Dopo un inizio dominato da lacrime e terrore, trova il coraggio di guardare in faccia la sua paura più grande - quella di tornare a essere lo “scheletro Alice” che esisteva prima della psicoterapia - e prende in mano le redini della sua vita: consulta un nutrizionista, si iscrive in palestra, pratica Mindfulness e cammina con costanza e tenacia.

Lungo il suo percorso di cura, dall’intervento alla terapia ormonale, affronta gli spettri del suo passato e riprende contatto con la sua parte più profonda e nascosta, dove giacciono la paura del fallimento e la passione per la scrittura.

Raccontando di sé, Alice si rivolge alle donne: a quelle che stanno vivendo o hanno vissuto la sua stessa esperienza di malattia, ma anche a quelle che soffrono di ansia e di attacchi di panico, a quelle che vorrebbero trovare un rapporto equilibrato con il cibo e a quelle che cercano altri modi per essere madri. Questa storia di rinascita è per ognuna di loro.


Con C’è voluto un cancro, storia di una rinascita, Alice sceglie di condividere con noi una parte importante della sua vita. Ci affida pagine dense di ricordi, paure, timori, ma intrise anche di forza e tenacia.

Scoprire di avere una “formazione solida” nel seno destro, la butta – ovviamente – nello sconforto più totale: Perché a me? Perché adesso?

Ma la sua paura più grande non è “Come sarà la mia vita dopo”. Alice ha paura di tornare ad essere lo scheletro che era prima, l’ombra di sé stessa, l’Alice pelle e ossa.

Riemergono le sue insicurezze più grandi, le sue ansie, ha paura di buttare al vento in pochi mesi, il lavoro fatto su di sé per oltre dieci anni.


E fa una cosa che dovremmo fare tutti nei momenti di panico: si ferma, respira e pensa a come agire, mettendo - forse per la prima volta - i suoi bisogni al primo posto.

Il cancro è una malattia che ci mette di fronte alla nostra mortalità: ci porta a smettere di rimandare, a fare qui e ora ciò che amiamo veramente o che abbiamo sempre voluto fare.

Sceglie di agire per gradi, rimboccandosi le maniche, affrontando un problema alla volta, perché “non sta affrontando i 100 metri, ma una maratona”, e per affrontare una maratona, ci vuole una lunga e costante preparazione atletica e mentale.

Contatta un nutrizionista, inizia a mangiare meglio, si iscrive in palestra: decide di diventare forte fisicamente e preparata mentalmente, per affrontare e sconfiggere il più brutto dei mali:

Il CANCRO AL SENO. Ci mette un po’ a dirlo ad alta voce, perché dirlo lo fa diventare reale.

È il momento di nominare la malattia, di darle dignità, di smettere di nascondere a me stessa e agli altri quello che sto vivendo.

Condividere. Tanto difficile quanto indispensabile. Scopre di essere circondata da persone che altro che non vogliono il suo bene.


C’è voluto un cancro è veramente la storia di una rinascita, ma di una rinascita che affonda le sue radici, ben prima della scoperta dell’esistenza della “formazione solida” nel seno destro di Alice.

Non ci porta con lei solamente durante le visite, l’operazione, la chemio e le radioterapie. Alice sceglie di mostrarci anche il prima, il suo passato, i suoi momenti più bui, il suo senso di inadeguatezza verso gli altri.

Ci rende partecipi del lavoro fatto con la sua Psico, della sua piccola fortezza costruita a suon di traguardi e piccole conquiste, il cui precario equilibrio teme crolli spazzato via dall’uragano cancro.

Ma il cancro non le porta via i traguardi raggiunti, anzi. Da questa esperienza Alice ne esce provata, ma più decisa e determinata: gioisce per ogni piccolo traguardo, mette al primo posto i suoi bisogni, non trascura i segnali che le invia il suo corpo, impara a condividere e a non tenersi tutto dentro. Coltiva le sue passioni, prima fra tutte la scrittura e finalmente va oltre pagina 29, concretizzando il suo sogno di scrivere un romanzo.

Mi sa che ci voleva un cancro per diventare una persona completa.
No, Alice, non è vero. Non dia alla malattia più potere di quello che ha. Non è stato il cancro, è stata lei a raccogliere e a mettere insieme tutti i pezzi, anche quelli che non sapeva come incastrare e la facevano sentire inadeguata e spaventata. È stata lei a diventare la persona completa che ho davanti oggi.

Un libro toccante e personale, in cui, al di là della malattia, mi è stato facile riconoscermi e ritrovarmi.

Chi non si è mai sentito inadeguato? Chi non ha mai sofferto di attacchi di ansia?

Quante volte non ci siamo sentiti all’altezza?

Quante volte ci siamo lasciati dominare da paure e insicurezze?


È una storia che ci insegna che la rinascita può e deve partire ben prima di scoprire di avere una brutta malattia. Che ci insegna ad ascoltarci e a captare i segnali di aiuto che ci invia il nostro corpo.

È una storia che ci insegna a rivedere le nostre priorità e, se necessario, a stravolgerle completamente.


Grazie Alice per aver condiviso con noi il tuo viaggio


E di averci ricordato, quanto è importante la PREVENZIONE.

prevenzione al seno

SULL'AUTRICE


Alice Spiga

alice spiga autrice

Appena laureata, ha lavorato otto anni in una casa editrice specializzata: scriveva articoli per la carta e per il web, oltre a curare la pubblicazione di libri e di post per i social network.

Da settembre 2016 ha cambiato lavoro ed è diventata la direttrice di un’associazione no- profit: cura la rivista, il sito web, i social network, organizza eventi e gestisce la pubblicità.

Oltre a una quantità innumerevole di articoli per la carta e per il web, ha auto-pubblicato la sua prima raccolta di poesie:

C'è voluto un cancro è il suo primo romanzo, uscito nel 2023.


Per scoprire di più su Alice, vi invito a seguire il suo blog.


2 Comments

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Guest
Sep 25, 2024

Ho avuto la pelle d'oca dalla prima all'ultima parola della tua stupenda recensione. Grazie, grazie di cuore. E... Al prossimo libro. 🤩

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Guest
Sep 25, 2024
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Grazie mille, davvero 🥰🥰🥰

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