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Premio Campiello, origini, tappe, considerazioni personali

  • Immagine del redattore: Elisa Lucchesi
    Elisa Lucchesi
  • 18 set 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 20 set 2024

Ci siamo quasi!

Sabato 21 nella storica sede del Gran Teatro La Fenice di Venezia, si svolgerà la finale della 62esima edizione del Premio Campiello e verrà premiato il romanzo vincitore scelto dalla Giuria dei Trecento Lettori anonimi.


Pertanto vediamo di arrivare preparati alla serata!

Quest'anno per pura curiosità, ho deciso di seguire gli sviluppi di uno dei più prestigiosi Premi letterari italiani. In questo primo post vi parlerò del Premio in generale, riportandovi le mie considerazioni prettamente personali.

Ce ne sarà un altro, dove parlerò esclusivamente dei libri candidati. Intanto, partiamo!



libri copertine premio campiello

Ma facciamo un passo indietro.

Cos'è il Premio Campiello? Come vengono selezionati i cinque romanzi finalisti? Chi è questa Giuria anonima che decreterà la vittoria di uno di loro?


Tutte le informazioni sono reperibili sulla pagina ufficiale del Premio Campiello, ma cerchiamo di fare un sunto e ripercorrere i punti salienti.


Prima di tutto dobbiamo parlare della Fondazione Campiello, nata nel 1985 per volontà degli Industriali del Veneto con l’obiettivo di contribuire alla promozione e alla diffusione della cultura italiana, che include l'organizzazione del Premio Campiello.

vera da pozzo san trovaso venezia

Il Premio che viene attribuito al vincitore è la riproduzione in argento del pozzo veneziano ancora presente in molti campielli, “la vera da pozzo" ed in particolare è ispirato alla vera da pozzo di San Trovaso nel sestiere di Dorsoduro a Venezia.

La prima edizione si svolse nel 1963 a Venezia nell’isola di San Giorgio e vide premiare il romanzo di Primo Levi “La Tregua”.


Sono ammesse a concorrere tutte le opere di narrativa di un autore vivente, pubblicate nei termini indicati dal regolamento. Tra tutte le opere candidate, parteciperanno al premio le sole opere segnalate dalla Giuria dei Letterati.


LE TAPPE


1. Prima della fine dell'anno viene redatto un regolamento;

2. Ad inizio del nuovo anno viene fatta una Conferenza Stampa di presentazione;

3. Intorno a maggio/giugno durante la Cerimonia di selezione, viene nominata la cinquina finalista e decretata la vittoria dell'Opera Prima, un riconoscimento assegnato al romanzo di un autore al suo esordio letterario (quest'anno La casa delle orfane bianche, di Fiammetta Palpati, Laurana Editore);

4. Incontri estivi con gli autori;

5. A settembre si svolge la Cerimonia di premiazione.


LA DUPLICE GIURIA: ELEMENTO INNOVATIVO E VINCENTE


Il Premio Campiello vanta di un metodo singolare per giungere al vincitore, si avvale infatti di una duplice giuria:

  • Una tecnica: la Giuria dei Letterati, che seleziona la cinquina finalista tra tutti i romanzi che partecipano al concorso;

  • Una popolare: la Giuria dei Trecento lettori, costituita da persone di ogni età, estrazione sociale e professione, e ha il compito di decretare il vincitore assoluto.

Fun fact! Tutti i cittadini italiani maggiorenni possono candidarsi per far parte di questa Giuria. Bisogna però mantenere assoluto anonimato e si può partecipare una sola volta in tutta la vita. Qui il modulo per iscriversi :)


L'innovazione del Premio Campiello sta proprio qui, nell'istituzione di questa Giuria "popolare": affidando la scelta ultima ad un pubblico piuttosto vasto, anonimo, senza volto, il vincitore viene scelto "da lettori italiani autentici", con i propri gusti personali, preferenze, parzialità. Un pubblico (si spera) estraneo alle leggi del marketing e scevro di preconcetti.


PREMIO CAMPIELLO E PREMIO STREGA, UN PO' DI CONSIDERAZIONI (PERSONALI!!)

Diversamente quindi da quanto avviene con la selezione e la scelta del vincitore del Premio Strega: le candidature possono arrivare soltanto per iniziativa degli Amici della domenica o del Comitato direttivo che sono gli stessi che ne decreteranno la vittoria. Non c'è nel Premio Strega la "dimensione popolare" che ritroviamo nel Campiello, che a mio personalissimo avviso, caratterizza il Premio di maggiore autenticità e genuinità.

Al tal proposito vi consiglio la lettura di Caccia allo Strega, anatomia di un premio letterario di Gianluigi Simonetti, edito Nottetempo. Simonetti analizza i retroscena del Premio letterario più famoso in Italia e in Europa, esaminando le ultime vittorie, mettendo in risalto tutti quegli elementi che rendono un romanzo "il vincitore perfetto".

libro giallo caccia allo strega

Evidenzia come la maggior parte dei romanzi dell'ultimo decennio, presentino caratteristiche simili:

  • Stilisticamente sobri e tendenzialmente privi di scritture sperimentali;

  • Temi e tematiche attuali;

  • Leggibili, chiari, dalla trama forte e coesa;

  • Ricchi di figure retoriche comprensibili ma di effetto;

  • Comprensibili ad un pubblico su vasta scala.

  • Adattabili, volendo, a trasposizioni cinematografiche...


Un buon saggio da cui partire, da leggere però con coscienza e occhio critico, per formarsi le proprie idee.


È lo stesso anche per il Campiello?

Per quanto la Giuria dei Trecento lettori lo renda un Premio forse più autentico e la scelta del vincitore meno incatenata alle leggi di mercato, ho una considerazione personale da fare: non credo si possa parlare di Premi letterari senza accennare al prestigio che ne deriva e ai numeri delle vendite.

Certo, la prima scrematura tra tutti i romanzi partecipanti viene affidata a critici letterari, scrittori e cultori di lettere, esponenti di rilievo del panorama culturale italiano, insomma a "gente che ne sa" (o che ne dovrebbe sapere) per scongiurare di ritrovarci in finale libri come "Il fabbricante di....." beh insomma, ci siamo capiti.

"Gente che ne sa" però anche di leggi di mercato e leggi di marketing, perché parliamoci chiaro, anche a questo c'è da pensare. Il Premio Campiello - così come il Premio Strega - danno prestigio, fanno schizzare le vendite, hanno il potere di consacrare un autore/un'autrice all'Olimpo degli scrittori degni di nota. Tramite cosa? Ma le fascette naturalmente!


Pensate al lettore più o meno occasionale, che va al mare ed è alla ricerca di un libro da portarsi in spiaggia: la libreria è piena, è timido e non vuole disturbare i commessi, quindi si affida al suo sesto senso e si dirige al banco delle nuove uscite. Il suo occhio sarà catturato dalle famose fascette: "Candidato al Premio...", "Finalista al Premio", "Vincitore del Premio...". Penserà proprio così: "Beh, se ha vinto il Premio tal dei tali, deve per forza essere un bel libro! Vada per questo allora". Oppure "Oltre 1 milione di copie vendute", perché sì, il numero delle vendite, rafforzano l'aura stessa della qualità di un romanzo. Perché lo so? Perché anche io ho fatto così, diamine! Non lo faccio più perché ho scoperto che ci sono i cataloghi e basta prenderseli e studiarli per affinare i propri gusti.


Qual è il senso allora? Il senso secondo me rimane nobile: promuovere la narrativa italiana, dare rilievo a opere e scrittori meritevoli, premiare quel libro di narrativa italiana che si sia distinto stilisticamente e qualitativamente e che sia in grado di raggiungere un pubblico vasto, emozionarlo e commuoverlo.

Ulteriore considerazione personale: diciamo che se si seguono lo Strega e il Campiello per scoprire autori emergenti (a meno che non sia stato fatto un precedente lavoro di marketing sulla figura dell'autore stesso, vediamo Paolo Giordano con La solitudine dei numeri primi) è poco probabile riuscire nell'intento - sebbene il Campiello ci venga incontro premiando l'Opera prima.


PERCHE' SEGUIRE I PREMI LETTERARI?


Personalmente io quest'anno ho deciso di leggermi tutti i libri finalisti al Campiello e alcuni finalisti allo Strega, per due motivazioni: completa e totale ignoranza nel campo della narrativa italiana degli ultimi anni, volevo e dovevo recuperare; curiosità: cosa si scrive in Italia ultimamente? Che aria tira? Cosa piace agli italiani? Grazie alla Giuria Popolare del Campiello, mi sembrava un Premio più adatto ai miei intenti.

E che dire, forse verranno sempre promossi i soliti noti – in questo caso Mari, Trevi, Franchini – ma per quanto mi riguarda, menomale!! Io non avevo mai letto NIENTE di questi autori (mea culpa), li ho letti in occasione del Campiello di quest’anno e li ho amati. Tutti e tre!


In definitiva entrambi i premi sono specchio della nostra società e delle sue tendenze, gli autori premiati oggi saranno gli autori nei libri di testo studiati a scuola di domani, pertanto sono molto felice di aver affrontato “questo viaggio” di scoperta.

“Eh ma ci sono tantissimi autori emergenti talentuosi che non riescono ad ottenere la stessa visibilità!”, sarà sicuramente così, infatti è importante portare avanti le proprie ricerche e assecondare i propri gusti a prescindere dalle proposte dei Premi.

Ma se andate a Parigi, non visitate la Torre Eiffel perché troppo main stream? Beh io non credo!


Nella prossima puntata, vediamo i candidati di quest’anno!

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