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Esordi, esordire, esordienti...

  • Immagine del redattore: Elisa Lucchesi
    Elisa Lucchesi
  • 20 mar
  • Tempo di lettura: 6 min

Oggi vi parlo di 5 sorprendenti esordi letterari scoperti ai Panel Esordienti di Testo 2025 e che non vedo l'ora di leggere!


felce orchidea tazza

Negli ultimi anni mi sono accorta che le mie letture si sono sempre più canalizzate verso gli esordienti.

Perché? Bo! Curiosità, voglia di novità, di scoprire voci fresche e originali.

Anche per un pizzico di "deformazione professionale", visto che sogno da sempre di diventare editor e scoprire grandi talenti.

Mi galvanizza un sacco seguire la crescita di un autore, è come una sfida per capire da dove è partito e seguire l'evoluzione della sua scrittura, fino ad arrivare al suo ultimo lavoro.


Alcuni esordi di cui vi ho parlato (qui e su Instagram) che vi sono piaciuti? (vi metto i link)

Mai stati così felici, di Claire Lombardo;

Il fantastico esordio di Roberta Recchia: Tutta la vita che resta;


Esordire non è mai semplice. Il mercato è affollato e la visibilità difficile da ottenere, ma ultimamente ci sono più opportunità che mai per emergere: dall'editoria tradizionale alle realtà più piccole e indipendenti, fino al self-publishing. Tutto sta nel trovare il canale più adeguato per proporsi.

E anche un bel po’ di fortuna con la C maiuscola (cit. rubata al mio professore di matematica del liceo).

Grazie ai social e alle nuove piattaforme, gli esordienti sono sempre più numerosi; diversi premi come il Premio Calvino, il Campiello Opera Prima e il Premio Strega Giovani offrono visibilità a chi ha il coraggio di mettersi in gioco.


Durante Testo a Firenze, ho avuto il piacere di scoprire alcuni di questi giovani autori. È un'occasione unica per farsi conoscere, raccontare le proprie storie e confrontarsi con lettori entusiasti. Eventi come questo sono essenziali per dar voce agli esordienti, creando un incontro diretto tra nuovi talenti e il pubblico, un’opportunità di crescita reciproca.

Ogni incontro con un esordiente è una chance per scoprire mondi nuovi e comprendere la scrittura contemporanea da un’altra prospettiva.


Condivido con voi questi esordi, sperando che possiate scoprire anche voi nuove voci che vi sorprenderanno e vi accompagneranno nel vostro cammino di lettori.


  1. Lettere minuscole, Ilaria Grando

Esplora la complessità della mente e del corpo attraverso frammenti di memoria, sofferenza e rinascita. La protagonista naviga tra il malessere personale, la sessualità e le difficoltà esistenziali, raccontando la sua ricerca di sé attraverso vari luoghi e relazioni. La scrittura instabile e confusa si fa specchio del caos interiore della narratrice.

Terrarossa edizioni è una casa editrice che dà ampio spazio ad autori emergenti. Da tenere d’occhio!


Perché vorrei leggerlo?

Perché offre uno sguardo profondo sulla vulnerabilità umana, con una scrittura potente e frammentata, capace di rivelare emozioni autentiche e trasformative.


  1. Wild swimming, Giorgia Tolfo

Un romanzo che esplora desiderio, dolore e memoria attraverso l'incontro tra due donne, J. e la protagonista, conosciutesi su una dating app e incontratesi a Londra. Prima ancora di vedersi, hanno condiviso immagini delle loro librerie, lasciando che i libri parlassero per loro. L’attrazione tra loro è immediata: prima fisica, poi emotiva. J., canadese, vive una relazione etica non monogama e porta con sé un passato difficile da raccontare. La protagonista, cresciuta in una piccola città veneta, alterna l’euforia delle grandi città europee a un costante senso di sradicamento.

Il romanzo si sviluppa attraverso frammenti personali e riflessioni sul passato, strumenti con cui la protagonista cerca di comprendere le proprie vulnerabilità.

Libri e acqua diventano simboli centrali: i primi offrono uno spazio in cui mettersi a nudo e riscoprirsi, l’acqua rappresenta la fluidità del cambiamento e la trasformazione interiore.

Crisi, indecisioni e fallimenti, anziché ostacoli, diventano forze propulsive per la crescita.

Le due donne, tuffandosi insieme, trovano il coraggio di raccontarsi e di immergersi nei fondali della memoria per riscoprire se stesse.


Perché vorrei leggerlo? 

Perché indaga l’intimità emotiva e il cambiamento, raccontando una connessione che va oltre il corpo e si nutre di desiderio, memoria e crescita personale.


Montag è un collettivo formato da Niccolò Monti, Lorenzo Rossi Mandatori e Luca Tognocchi, attivo tra Roma e Torino. Sperimentano la scrittura simultanea a distanza, sfruttando le piattaforme online per sviluppare i loro progetti.

La storia segue Tommaso, un ricercatore ossessionato dal corpo umano.

Quando la sua mano destra smette di rispondergli, si trova costretto a confrontarsi con la malattia e con il desiderio di ripararsi e migliorarsi. Il suo percorso lo porta a intrecciare scienza, filosofia e ingegneria biomeccanica, accompagnato da Teresa, una scultrice, e Jakob, un teorico del superamento dell’umano. Tra ospedali e laboratori segreti, Tommaso si interroga su cosa significhi abitare un corpo che tradisce e se il cambiamento sia una salvezza o una condanna.

La particolarità della scrittura di Montag sta nella sua fluidità e frammentarietà: la narrazione alterna voci e prospettive diverse, costruendo un racconto in continua evoluzione, proprio come il corpo e la mente del protagonista. La tecnica della scrittura simultanea conferisce al romanzo un senso di movimento costante, rendendolo un’opera dinamica, capace di spaziare tra filosofia, scienza ed emozione.


Perché vorrei leggerlo? 

Perché riflette sul confine tra corpo e identità, natura e macchina, con uno stile innovativo e polifonico che ricorda, per certi versi, Storia di un corpo di Pennac.


  1. In trasparenza l'anima, Beatrice Sciarrillo

Anita ha dodici anni quando inizia a mentire sul cibo, a nasconderlo, a svuotare i piatti di nascosto. A vent’anni, l’anoressia non è più solo una malattia, ma un’identità da difendere, un potere occulto che la fa sentire speciale. Quando i genitori la portano in clinica, Anita è convinta che la sua condizione sia l’unica cosa che le appartiene davvero. Qui incontra altre donne con lo stesso disturbo, alcune coetanee, altre molto più grandi. Le giornate si susseguono tra pasti imposti, tentativi di sabotaggio, studio ossessivo per non fallire gli esami universitari, relazioni tese con le compagne e la psichiatra che cerca di aiutarla.

In trasparenza l'anima è un romanzo che esplora il corpo come campo di battaglia, tra bisogno di controllo e ricerca di sé.

L’anoressia diventa il linguaggio attraverso cui la protagonista si afferma e si nega al tempo stesso. La clinica è un non-luogo, sospeso tra isolamento e confronto, in cui ogni paziente lotta con il proprio riflesso e con la percezione di sé.

Il linguaggio è essenziale, quasi sterile, specchio della distanza emotiva della protagonista dal suo stesso corpo.

Il romanzo affronta anche la competizione tra donne, il giudizio costante sull’aspetto fisico e il modo in cui la malattia può trasformarsi in un paradossale strumento di autoaffermazione. Un viaggio difficile e doloroso verso la consapevolezza.


Perché vorrei leggerlo? Perché affronta con lucidità il tema dell’anoressia, esplorando la complessa lotta tra identità e negazione di sé. Un po' i temi affrontati in Stranieri a noi stessi, di cui vi ho parlato in uno degli ultimi post.


Nel 1903, sull’isola di Alicudi, Caterina osserva il corpo senza vita della sua gemella Maria e capisce che nulla sarà più lo stesso. Maria è sempre stata la sua guida, la sua voce, e senza di lei il mondo sembra svanire. La famiglia incolpa Ferdinando, un prigioniero rivoluzionario, della tragedia, mentre Caterina si rifugia nei gesti quotidiani, come impastare il pane. Ma qualcosa sta cambiando: un fungo contaminato trasforma il grano e provoca allucinazioni tra gli abitanti. Le visioni di Caterina si fanno sempre più vivide, fino a condurla tra le majares, le streghe dell’isola che volano nude nella notte.

Il romanzo mescola realismo e allucinazione in una narrazione sensoriale e poetica. La scrittura sfuma i confini tra realtà e sogno, tra dolore e liberazione, esplorando il momento di passaggio tra adolescenza ed età adulta.


Perché vorrei leggerlo? 

Perché intreccia storia, allucinazione e formazione, raccontando il cambiamento attraverso il filtro di un realismo magico evocativo e potente.


Se amate le storie fresche, originali e le voci pronte a lasciare il segno, non potete mancare al Book Pride! Con gli eventi Cantiere Esordi, vi aspetta un viaggio tra le penne più promettenti della letteratura contemporanea.

Per chi ci sarà ci vediamo lì, pronti a scoprire il futuro della scrittura!


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